Complesso Parrocchiale - Fiano Romano (RM)
Gara di Progettazione per la realizzazione di un Complesso Parrocchiale - 2019
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Progetto in collaborazione con Engeko S.c.a.r.l.
Classificazione: III posto
Il progetto proposto per il concorso della nuovo complesso parrocchiale ‘Cristo Nostra Pasqua’ per la Diocesi di Civita Castellana, fa riferimento al programma di riqualificazione dell’area intorno al lotto, che prevede l’incremento di poli attrattivi lungo la via Tiberina. Lo sviluppo longitudinale del lotto permette la distribuzione di funzioni principali in conformità con il P.U.A. del Comune: da Nord la via Tiberina vede il succedersi di punti di aggregazione: Palazzetto dello Sport, centro commerciale, parco, parcheggio pubblico e nuovo centro parrocchiale.
Il progetto si articola su 3 assi longitudinali (a ovest una promenade lungo il parco, al centro un asse pedonale, a est una strada semi-privata), filtrati a nord da un porticato simbolo di accoglienza, e 2 assi trasversali che permettono l’ingresso alla piazza e al complesso direttamente da via Tiberina. Così il progetto pone il complesso parrocchiale al centro del nuovo polo aggregativo, rendendolo il punto di riferimento non solo religioso ma anche civico e urbano.
La forma architettonica nasce dall’idea di far risaltare gli elementi liturgici con la luce, tema centrale della Pasqua, elemento che svela il mistero caratterizzando lo spazio e le percezioni. L’aula, impostata sul segno della croce TAU, onphalos al limite dell’area dell’altare e dell’assemblea, è percorsa da itinerari che la caratterizzano e permettono all’assemblea di sentirsi circumstantes all’altare. Tramite un itinerario a ovest della navata, in armonia con l’assemblea, è collocato il “santuario mariano”: Maria, la prima dei redenti dall’opera salvifica del Figlio, colei che, secondo un’antica tradizione, è la prima ad incontrare il Risorto. La Croce gloriosa con il Crocifisso visibile dal Presidente, dai concelebranti e dall’assemblea, si ispira al Vangelo di Giovanni: la glorificazione del Signore Gesù. L’abside si ispira all’iconologia evangelica della Risurrezione. L’ampio sagrato può diventare luogo di celebrazioni in relazione all’aula.
La luce naturale e artificiale avvolge l’assemblea, gerarchicamente ordinata, e ricorda che essa è il luogo degli “illuminati” nel mistero di morte e risurrezione, proprio dei battezzati. Anche in questo senso è referenziale al Battistero e viceversa, polare e non assiale al presbiterio. La luce entra tramite le fessure e si diffonde all’interno seguendo l’orientamento solare; il taglio della facciata principale accompagna il fedele nella celebrazione del battesimo che avviene nella luce della maglia traforata della facciata orientata a Sud; i tagli ad ovest filtrano e diffondono la luce del tramonto scandendo gli spazi della cappella mariana e del coro. Emerge dal volume l’ampio lucernario trapezoidale che illumina il centro del presbiterio con luce indiretta guidando l’osservatore ad un’esperienza contemplativa e trascendentale.
Scopo del progetto è la scelta del miglior modello strutturale che ottimizzi la sicurezza sismica e la sostenibilità ambientale, riferito ad una semplicità caratteristica degli edifici di culto contemporanei.