Edificio Ex Case Popolari - Siracusa
Gara di Progettazione per la rifunzionalizzazione dell'edificio ex Case Popolari - 2018
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Progetto in collaborazione con la Società di Ingegneria ed Architettura LA SIA
Il progetto del nuovo edificio per Case popolari a Siracusa, parte dall’analisi climatica e meteorologica del territorio in cui l’edificio esiste e adotta soluzioni tecnologiche volte essenzialmente alla mitigazione naturale degli ambienti di progetto.
In tale senso il nuovo involucro dell’edificio viene pensato come una contro parete tecnologica a cappotto in cui vengono utilizzati materiali naturali per aumentare l’inerzia termica e contribuire attivamente al contenimento dei risparmi energetici, sia in inverno che in estate. Il progetto adotta dunque le soluzioni relative al nuovo involucro proposte dal progetto di fattibilità e anche le soluzioni di ombreggiamento delle finestre, realizzate con imbotti esterne ad aggetto in acciaio corten, che permettono la schermatura dei raggi solari durante l’estate, e l’utilizzo di vetri basso emissivi. La zona del piano terra, destinata a terminal di bus, viene ridistribuita in modo che tutte le funzioni previste (terminal, punti ristoro, biglietteria, info point, casa di quartiere, P.U.A., etc.) convivano insieme in spazi più razionali, senza interferenze di sorta con gli accessi agli appartamenti previsti dal primo piano in poi.
Negli spazi esterni al piano terra il progetto prevede la realizzazione di una grande PENSILINA AUTOPORTANTE composta da moduli di brise-soleil. La pensilina viene accostata direttamente all’edificio esistente inserendo e integrando i pilastri portanti all’interno della muratura a cappotto prevista. Le lamelle del brise-soleil vengono orientate in modo che la loro inclinazione, in inverno, permette il passaggio della radiazione solare diretta, mentre in estate crea una schermatura. Questa grande PERGOLA BIOCLIMATICA, che segue tutta la facciata principale dell’edificio esposta a sud-ovest, diventa il centro del progetto e garantisce la regolazione del microclima dell’edificio, utilizzando anche le piante come altro fattore di mitigazione del clima. La piante utilizzate sono tutte a foglia caduca in modo che la schermatura del sole venga ottenuta solo nelle stagioni più calde, coincidenti con la fioritura degli alberi e dei cespugli, mentre, in inverno, permetta il filtrare della radiazione solare sull’edificio e sulla strada sottostante. La pensilina bioclimatica viene realizzata con struttura portante in pilastri di ACCIAO CORTEN, in modo da dialogare con il sito archeologico limitrofo, conferendo alla struttura un’idea di antico. Le lamelle del frangisole sono invece realizzate in profili di alluminio colorati, in modo da garantire una certa dinamicità e movimentazione della copertura che invita a fermarsi e rapportarsi con l’edificio generando una gerarchia di spazi semi-pubblici, semi privati, e privati che connette l’immobile al tessuto urbano circostante.
Il disegno della pensilina permette, dunque, di generare in planimetria una VALORIZZAZIONE SIA DEL TESSUTO STORICO, poiché richiama idealmente il reticolo ferroso delle antiche rotaie, SIA DELLA VOCAZIONE TURISTICA, in quanto qualifica positivamente un’area che è situata proprio alle porte della città, nei pressi della stazione ferroviaria.