Nuova Scuola dell’Infanzia - Albino (BG)

Gara di Progettazione per la realizzazione di una nuova Scuola dell'Infanzia - 2018

  • La nuova scuola dell’infanzia, costruita in legno strutturale “XLAM”, sorge su un’area ad andamento pressoché pianeggiante compresa tra la via IV Novembre, carreggiata a unica corsia con senso di marcia obbligato, la via Martiri di Cefalonia, carreggiata a doppia corsia, ognuna per senso di marcia, ed un parcheggio pubblico.

    Gli aspetti compositivi della nuova scuola dell’infanzia nascono dalle necessità di allinearsi ai confini del lotto esistente prediligendo l’affaccio delle aule dell’edificio sul parco delimitato dal confine cimiteriale. Le aree ottenute dalle funzioni richieste dal bando diventano da disegni bidimensionali a volumi tridimensionali come una simulazione di scatole assemblate tra di loro. L’aspetto compositivo dell’edificato della scuola rimanda quindi a degli elementi ludici che sapientemente relazionati tra loro creano disimpegni, aperture e doppie altezze. La morfologia dei volumi delle scatole è poi graficizzata attraverso un linguaggio che esprime due differenti temi; il primo tema è della formazione libera e creativa, e cita espressamente il gioco dei MATTONI DA COSTRUZIONE “DUPLO” con volumi e colori primari privi di bucature sulle facciate verticali, ma con dei lucernari sul solaio di copertura. l rivestimenti di questi elementi sono costituiti da intonaci e tinteggiature di vari colori sia nella parte interna che esterna dei “mattoni da costruzione”. Il secondo tema, invece, è quello dell’efficienza energetica, espresso sempre da dei volumi puri rivestiti però da assi di legno orizzontali e da aperture sui prospetti in grado di ottimizzare l’ingresso della luce naturale a seconda delle differenti funzioni interne.

    La scuola si presenta come un EDIFICIO NZEB (Nearly Zero Energy Building), fa un largo utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e sono previsti sistemi di raccolta e di distribuzione per un uso integrato delle acque meteoriche. Si sono, inoltre, opportunatamente progettatate le grandezze delle finestrature in base all’orientamento, i sistemi di brise-solei lungo la facciata sud e arretrati gli infissi per generare un’ombra schermante. Tuttavia a svolgere un’importante FUNZIONE BIOCLEMATICA saranno proprio i mattoni “duplo” che offrono la possibilità agli spazi interni di godere dell’“effetto camino” e creare dei ricircoli di aria naturale attraverso lo scambio con le finestrature posizionate nella parte più bassa dei prospetti tramite apertura a vasistas (a partire da un’altezza minima di circa 70 cm dal solaio di terra, altezza ad hoc per la cosiddetta “finestra del bambino”).

    L’edificio, con pochi gesti espressivi, tenta di conciliare paesaggio e architettura, filtrando le istanze di sostenibilità, tecnologia, funzionalità e natura.