Riqualificazione Ex Caserma - Firenze
Concorso internazionale di idee per la riqualificazione dell'area dell' ex Barracks Lupi di Toscana - 2018
-
Progetto in collaborazione con Arch. Flora Valbona, Arch. Luca Menguzzato, Arch. Ada Iadevaia, Arch. Massimiliano Alparone, Arch. Paolo Cinti
Classificazione: VI posizione - II fase
L’idea progettuale per la realizzazione di un nuovo insediamento misto nell’area dell’ex Caserma Lupi di Toscana, è il risultato delle analisi effettuate osservando la porzione di territorio in oggetto e cercando di coglierne vocazione e genius loci.
Le infrastrutture esistenti nell’area e l’uso , a prevalenza agricolo e seminativo, hanno definito potenzialità e carenze di questo brano di paesaggio che vive una condizione ibrida di territorio agricolo e urbanizzato. Utilizzando i forti segni planimetrici dei confini naturali tra i lotti agricoli, nasce una maglia che “ricuce” i campi con il vuoto lasciato dalla demolizione del rigido recinto dell’ex caserma. Si articola così un nuovo sistema di edifici bassi, rivestiti con pietre locali e coperti con tetti giardino, di aree verdi pubbliche e private e di assi viari pedonali e ciclabili.
L’idea che percorre il progetto è dunque quella della creazione di un vero e proprio “borgo”, animato da un sistema di MICRO PIAZZE, assi di percorrenza, parchi pubblici, specchi d’acqua per l’irrigazione del verde o la fitodepurazione e orti urbani che, proseguendo idealmente il disegno delle aree coltivate già esistenti, permettono di dare continuità tra presente e futuro. Si generano così un sistema di aree caratterizzate dalla mescolanza di funzioni diverse: social housing, uso culturale, impianti sportivi e ricreativi, ristorazione, uso commerciale, ecc. Particolare rilievo ha assunto la SOSTENIBILITÀ all’interno del progetto; sono stati previsti, infatti, un impianto di rigenerazoine a biogas, un impianto geotermico, un impianto di fitodepurazione e pannelli fotovoltaici. Il progetto si pone dunque come obiettivo primario la ricucitura del territorio, preservando i tratti naturali del paesaggio e integrandoli seguendo un’ottica di integrazione ed eco sostenibilità.
Il nuovo insediamento è inoltre concepito per ospitare e incentivare l’artigianato e la PRODUZIONE A KM ZERO con un mercato di prodotti ortofrutticoli coltivati direttamente sul posto nei diversi orti urbani appositamente progettati. GLOCALE, non Globale potrebbe essere il motto del progetto. Il nuovo nucleo abitativo sarà quindi provvisto di tutto il necessario per auto-sussistere, un nuovo luogo aperto, flessibile e ulteriormente espandibile secondo la stessa logica compositiva che ne ha regolato la genesi.